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IL 23 APRILE MANIFESTAZIONE NAZIONALE UIL SCUOLA RUA: “SCEGLIAMO IL FUTURO”

D’Aprile: “Un progetto con le carte in regola è possibile ma è necessaria la volontà politica. Ci mobilitiamo per il futuro del personale della scuola, università, ricerca e Afam. Basta contratti peggiorativi, serve una svolta su sostegno, precariato e autonomia differenziata”.

“Scegliamo il futuro”. Con questo slogan la Federazione Uil Scuola Rua indice una manifestazione nazionale per il miglioramento del sistema educativo del paese. L’appuntamento è fissato per martedì 23 aprile al Teatro Italia di Roma alle ore 10,30.

A spiegare le ragioni della protesta è il Segretario generale Giuseppe D’Aprile: vogliamo rilanciare le nostre rivendicazioni che portiamo avanti da tempo:

– il lavoro del personale tutto va valorizzato attraverso contratti migliorativi rispetto ai precedenti;

– i precari, oltre 234 mila, vanno stabilizzati attraverso lo scorrimento di tutte le graduatorie concorsuali, comprensive degli idonei, e di supplenza di I e II fascia, anche sui posti al 30 giugno da convertire in 31 agosto;

– servono percorsi abilitanti rapidi ed economicamente sostenibili. i percorsi, al momento progettati, sono troppo costosi e tardivi;

– l’organico del personale Ata va potenziato. E’ necessario prorogare tutti i contratti PNRR fino al 30 giugno 2026;

– sul sostegno vanno garantiti docenti specializzati a tutti gli alunni con disabilità. E’ inaccettabile un sistema sottoposto a vincoli e consensi dove le famiglie hanno la possibilità di scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli;

Non solo scuola, a mobilitarsi anche università, ricerca e Afam: basta finanziare il settore privato a discapito del pubblico – spiega il Segretario generale Uil Rua Attilio Bombardieri – è necessario investire in formazione e ricerca.

Inoltre – prosegue Attilio Bombardieri – continuiamo ad opporci ad ogni ipotesi di regionalizzazione ed è fondamentale garantire il diritto allo studio alle nuove generazioni, oggi in grandi difficoltà economiche e sociali.

Il nostro invito è aperto a tutti – conclude D’Aprile – personale della scuola, università, ricerca, Afam, studenti, genitori e chiunque abbia a cuore le sorti di uno dei capisaldi più importanti del Paese.

UIL ammessa alla contrattazione integrativa, succede a Bari. Ecco come e perché [IL DOCUMENTO]

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UIL convocata sì, sebbene come uditrice, presso l’Università degli studi di Bari, Aldo Moro. E’ scritto in una comunicazione che l’Ateneo ha inviato alle organizzazioni sindacali firmatarie, ma anche Uditrici (tra cui USB, UNICOBAS, FISI) per lo più non rappresentative.

Fermo restando che la UIL non risulta tra le firmatarie del CCNL Università, non può partecipare al tavolo della contrattazione, ma può partecipare alle riunioni in veste di “uditrice”, questo il senso della comunicazione che alleghiamo in calce da parte dell’Uni di Bari. Si tratta, sempre da quanto si legge, di una prassi consolidata, che cita un verbale dell’ateneo contenente tale possibilità.

L’Università, tra l’altro, chiama in causa la nota dell’ARAN (la n. 559 del 2024) pubblicata in anteprima dalla nostra redazione, nella quale ricorda che nel contratto “alla lettera c) dell’articolo 30 stabilisce che essa si svolge ‘tra il dirigente scolastico e, la componente sindacale, la RSU e i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente CCNL che costituiscono la parte sindacale”.

Una precisazione dell’ARAN che da parte dell’Università è stata intesa non escludere la veste di uditore da parte dei sindacati non firmatari e anche non rappresentativi. Una prassi che potrebbe essere accolta anche nelle scuole, se l’interpretazione dell’Università risultasse corretta, dal momento che i principi dei contratti Scuola ed Università in relazione alle contrattazioni integrative è identica.

Alleghiamo la comunicazione dell’Università

PERCORSI ABILITANTI SCUOLA SECONDARIA: INCONTRO AL MINISTERO

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il Scuola: no al numero chiuso e nessuna selezione in ingresso. Riconsiderare il fabbisogno dei docenti da abilitare e per i docenti “ingabbiati” avviare subito i percorsi in previsione della prossima mobilità

Il 29 novembre 2023, a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto presso il MIM un incontro avente come oggetto le numerose tematiche relative all’avvio delle iscrizioni ai percorsi formativi abilitanti per la scuola di I e II grado previsti dal DPCM 4 agosto 2023.

Durante l’incontro abbiamo sollevato, in sintesi, le seguenti criticità:

  • La distribuzione territoriale dei percorsi: in merito al fabbisogno dei docenti da abilitare nel prossimo triennio, comunicato dal MIM al MUR con nota n. 19087 del 17 ottobre 2023, abbiamo evidenziato la necessità di un intervento correttivo che consenta di implementare i percorsi nelle aree geografiche dove non è prevista l’attivazione.
  • Quote di riserva (docenti triennalisti nella scuola statale o paritaria compresi i docenti della IeFP): ad oggi risulta che gli Atenei, sui loro siti istituzionali, non abbiano fornito alcuna comunicazione in merito alla quota di riserva che, come previsto dal DPCM, è rivolta ai docenti triennalisti nella scuola statale o paritaria compresi i docenti della IeFP.
  • Percorsi da 30 CFU/CFA rivolti ai docenti che hanno partecipato al concorso straordinario bis e ai docenti già abilitati o specializzati sul sostegno. Anche questi percorsi non sono citati, né nella nota ministeriale, né nelle comunicazioni degli Atenei. Per cui, ad oggi, non c’è nessuna notizia sui tempi di attivazione.
  • Limitazione di accesso ai percorsi: abbiamo ribadito come, ad oggi, non c’è nessuna certezza o comunque manca un chiarimento ufficiale con riferimento all’accesso ai percorsi senza selezione in ingresso.

Sono tutti temi che la Federazione UIL Scuola Rua ha posto da tempo e per i quali è ora necessario procedere velocemente alla loro piena risoluzione.

Continuiamo infatti a sostenere che il fabbisogno calcolato dal Ministero è parziale rispetto alla platea dei docenti da abilitare. Per la Federazione UIL Scuola Rua, infatti, il fabbisogno non deve essere misurato solo in previsione dei prossimi concorsi, ma anche rispetto al fabbisogno reale dei docenti da abilitare per cui va implementato rispetto ai numeri che sono stati comunicati dal MIM al MUR.

Per quanto riguarda le modalità di accesso ai percorsi, abbiamo evidenziato come ad oggi mancano i criteri che si utilizzeranno nel caso in cui il numero delle richieste sia superiore ai posti messi a bando da ciascuna Università.

Se l’obiettivo è quello di abilitare il maggior numero possibile di docenti, come da noi auspicato, non ci può essere nessuna selezione in ingresso, ma solo al termine del percorso. Per cui, se il numero dei docenti da abilitare per una specifica classe di concorso eccede il numero dei posti disponibili presso le Università, noi siamo contrari ad un test selettivo di ingresso. Su tale aspetto abbiamo suggerito la soluzione già attuata per i percorsi abilitanti del 2013 (i cosiddetti PAS) quando fu attivato un ingresso contingentato che, secondo noi, si potrebbe basare sull’anzianità del servizio.

L’altra questione urgente riguarda l’attivazione dei percorsi per i cosiddetti docenti “ingabbiati” ovvero chi ha un’abilitazione su altra classe di concorso, grado di istruzione o specializzati sostegno. Nella nota ministeriale del 17 ottobre e nella comunicazione degli Atenei, infatti, tali percorsi non sono menzionati per l’anno accademico in corso, ma comunque previsti dal DPCM. Se è vero, infatti, che tali percorsi non rientrano nel fabbisogno dei docenti da abilitare in quanto possono essere svolti anche in “soprannumero”, il non aver dato indicazioni agli Atenei sulla loro attivazione ne potrebbe rallentare l’attuazione.

L’obiettivo, per la Federazione UIL Scuola Rua, è quello di dare a tali docenti la possibilità di spendere la nuova abilitazione nella prossima mobilità professionale dei docenti (passaggi di cattedra e di ruolo).

Inoltre, continuiamo ad essere contrari rispetto all’eccessività dei costi: i tetti massimi di 2500 euro e di 2000 euro indicati nel DPCM, a seconda delle diverse casistiche relative all’acquisizione di 60, 36 o 30 CFU, sono sproporzionati e discriminanti, come se a monte si volesse attuare una sorta di selezione tra chi ha le possibilità economiche per accedervi e chi invece non le ha.

In ultimo, abbiamo evidenziato la necessità di fornire ulteriori garanzie di accesso ai percorsi ai docenti con tre anni di servizio o che hanno superato il concorso straordinario bis.

Per la Federazione della UIL Scuola Rua, infatti, l’obiettivo resta quello di non disperdere l’esperienza e di valorizzarne il “merito” maturato sul campo, non scoraggiando i docenti motivati e capaci i quali aspettano ormai da troppo tempo risposte concrete per il loro futuro.

Il Ministero, in sintesi, ha risposto che la priorità è stata quella di fornire alle Università il fabbisogno dei docenti da abilitare solo rispetto ai prossimi concorsi, ma che c’è comunque la massima attenzione per tutte le altre questioni poste, comprese quelle che riguardano i docenti “ingabbiati” e la modalità di accesso a percorsi, temi sui quali ha garantito il massimo confronto.

Prossimi concorsi: A margine dell’incontro il Ministero ha comunicato che il secondo bando di concorso PNRR, che inizialmente era previsto per febbraio 2024, sarà spostato a settembre/ottobre 2024 per dare più tempo alle università di terminare i percorsi abilitanti al fine di ampliare la platea dei partecipanti.

Per l’Amministrazione erano presenti il dott. Recinto, la dott.ssa Palumbo e i rappresentanti del MUR.

Per la Federazione Uil Scuola Rua era presente Paolo Pizzo.

In allegato il report dell’incontro in pdf. 

Concorso straordinario ter: prove e requisiti. Cosa sappiamo finora

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Già partito il conto alla rovescia per il concorso straordinario ter. La pubblicazione del bando dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. C’è attesa tra i docenti per conoscere i dettagli della procedura concorsuale. Per fare il punto della situazione nuovo appuntamento con Question Time, la rubrica di consulenza in onda sui canali social di orizzonte scuola (Facebook e YouTube). In collegamento Paolo Pizzo (Uil Scuola Rua). Conduce Andrea Carlino.

INDICE
00:00 Introduzione
03:21 Il punto della situazione
09:39 Il concorso sarà bandito anche per la scuola primaria? Sarà bandito per tutte le regioni?
12:47 La prima prova scritta potrebbe tenersi prima o durante le festività natalizie?
13:34 Per quelli che hanno svolto lo scorso anno lo straordinario bis e non sono rientrati nei posti a bando, cosa è previsto?
15:43 Si prospettano novità nella tabella dei titoli?
16:35 Mia figlia non è ancora laureata, ma ha acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022. Può accedere al concorso?
19:20 Dopo il concorso straordinario ter, ci sarà un’altra procedura? Sarà per tutti?
21:40 Ci sarà una prova orale d’inglese o sarà oggetto solo della prova scritta?
24:20 Che fine faranno i docenti precari del concorso straordinario bis?
27:23 Le graduatorie del concorso potrebbero non essere pronte per luglio e agosto. Si continuerà dalle GM dell’ordinario 2020?
30:09 Che fine ha fatto il concorso ordinario?
31:38 La prova scritta sarà unica per tutte le classi di concorso per le quali si partecipa al concorso?
34:18 Qualcuno sa cosa accadrà a questi 24 CFU se non si riesce a partecipare al concorso? 36:49 L’Università di Genova ha annunciato che i corsi abilitanti saranno attivati solo nel 2024-25 creando un “pericoloso precedente. Che succede?

CONCORSI DIRIGENTI SCOLASTICI, A FINE 2023 L’EMANAZIONE DEI BANDI (SCHEDA + REPORT)

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Per la UIL: No alle “quote azzurre” a parità di punteggio. Introducono meccanismi di falsa uguaglianza. In allegato, oltre al report dell’incontro al MIM, due schede Uil Scuola: la prima fornisce tutti i dettagli sul concorso ordinario, la seconda sulla procedura riservata dei dirigenti scolastici. 

Si è svolto presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito il confronto tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali sull’emanazione dei bandi relativi ai due concorsi per Dirigenti scolastici: concorso riservato previsto dal Decreto Ministeriale 107 dell’8 giugno 2023 e concorso ordinario previsto dal Decreto Ministeriale 194 del 13 ottobre 2022.

La Federazione Uil Scuola RUA, prima di entrare nel merito del confronto sui singoli bandi di concorso, è intervenuta sulla questione delle così dette “quote azzurre”, anche in relazione a tutta la polemica che ne è seguita sulle testate di tutti i quotidiani nazionali, precisando che il Segretario Generale Giuseppe d’Aprile è intervenuto nel merito della questione solo dopo l’emanazione della nota dell’amministrazione (17 ottobre 2023) su Orizzonte Scuola, criticando non tanto l’applicazione del DPR 487/94 così come modificato dal DPR 82/2023 (Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi) da parte dell’amministrazione, ma la norma stessa.

Critica dovuta al fatto che la norma è stata pensata per la pubblica amministrazione nel suo insieme e quindi anche per la scuola, ma che quest’ultima vive di vita propria ed ha un’organizzazione, legata alla sua mission, unica, che non può essere paragonata alle altre pubbliche amministrazioni.

L’Amministrazione ha chiarito che assolutamente la nota uscita il 17 ottobre 2023 non era legata in alcun modo a interventi della Federazione Uil Scuola Rua, anche perché quest’ultimi sono avvenuti successivamente alla stessa nota.

Dopo questo necessario chiarimento l’Amministrazione è passata ad illustrare la modalità con cui ha operato per arrivare a definire i posti messi a concorso per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, chiarendo che gli stessi sono stati elaborati seguendo tre criteri:

  1. Numero di pensionamenti
  2. Dimensionamento
  3. Mobilità applicata, come previsto dalla normativa vigente, al 30% dei posti disponibili

Dall’applicazione di questi criteri il numero dei posti disponibili per entrambi i concorsi nei tre anni sarà di 979 posti, così ripartiti:

Concorso Ordinario (regionale)

SEDEN. POSTI
Abruzzo12
Calabria11
Campania34
Emilia-Romagna28
Friuli11
Lazio50
Liguria6
Lombardia155
Marche14
Piemonte65
Puglia32
Sardegna11
Sicilia26
Toscana54
Umbria5
Veneto71
TOTALE587

Concorso Riservato (nazionale) 40% dei posti. n. 392.

È stato poi chiarito, su sollecitazione della Federazione Uil Scuola RUA, che la nomina in ruolo con retrodatazione giuridica coperta da servizio di supplenza per 180 gg. o dal primo febbraio agli scrutini compresi è considerato valido ai fini della maturazione del requisito dei 5 anni richiesto dal bando per poter accedere al concorso.

L’amministrazione ha chiarito, ma d’altronde era previsto dal regolamento, che il calcolo per l’indizione della prova preselettiva per il concorso ordinario (se il numero di domande di partecipazione al concorso sarà quattro volte il numero dei posti messi a bando) è a livello nazionale e non regionale.

La Federazione Uil Scuola RUA ha poi chiesto chiarimenti sui tempi di emanazione dei bandi. L’Amministrazione ha dichiarato che, al momento, non è possibile dare delle tempistiche certe, ma che entrambi i concorsi dovrebbero uscire prima della fine del 2023.

Al latere della riunione l’Amministrazione, su nostra sollecitazione, ha comunicato che il Ministro Valditara ha firmato l’atto d’indirizzo per il rinnovo del contratto e che lo stesso è già stato mandato all’Aran.

Posizione della Federazione Uil Scuola RUA

La Federazione Uil Scuola RUA ha ribadito la sua perplessità sul numero dei posti disponibili per i concorsi nei tre anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 soprattutto per le regioni del nord, in cui la piaga delle reggenze è ancora elevatissima anche dopo le immissioni in ruolo di quest’anno.

Ha sottolineato, poi, come non sia possibile non avere ancora tempi certi per la pubblicazione dei bandi, perché il rischio è quello di iniziare il nuovo anno scolastico senza i nuovi Dirigenti.

La Federazione Uil Scuola RUA ha poi rimarcato nuovamente la sua opposizione al dimensionamento previsto dalla finanziaria, che porterà pochi risparmi e danni gravissimi alla scuola.

Per l’Amministrazione hanno partecipato il Capo Dipartimento Carmela Palumbo e il Direttore Generale Filippo Serra.

Per la Federazione Uil Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo e Enrico Bianchi.

DPCM PERCORSI ABILITANTI I E II GRADO – SCHEDA UIL

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Analisi e FAQ a cura della Uil Scuola Rua per rispondere a diversi punti chiave del tema concorsi, dai requisiti alle tempistiche e ai percorsi abilitanti e molto altro.

CONCORSO STRAORDINARIO BIS, PIZZO: NECESSARIO TROVARE SOLUZIONI PER I PRECARI STORICI CON PIÙ DI TRE ANNI DI SERVIZIO

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Accesso diretto ai percorsi abilitanti e graduatorie di merito porterebbero alla soluzione.

A distanza di mesi dalla conclusione delle procedure del “concorso bis” nessuna azione concreta e chiarificatrice è stata realizzata per sanare un’evidente stortura concorsuale: i precari storici della scuola statale, con più di tre anni di servizio e che hanno già espletato le prove del concorso – afferma Paolo Pizzo Segretario nazionale della Uil Scuola Rua – hanno investito anni in formazione e lavoro nel nome di un ruolo che rischiano di non raggiungere, almeno nel breve termine. Sono risorse umane e professionali importanti e dovrebbe essere interesse della stessa amministrazione arrivare al loro reclutamento.

La Uil Scuola Rua propone diverse soluzioni– sottolinea il Segretario nazionale – è necessario che i docenti che hanno già partecipato al concorso straordinario bis, insieme agli altri docenti con almeno tre anni di servizio, abbiano un acceso diretto al percorso universitario ai fini del conseguimento dell’abilitazione senza nessuna selezione in ingresso. Ciò garantirebbe l’acquisizione dell’abilitazione e l’iscrizione in I fascia delle GPS.

Inoltre – aggiunge il Segretario – rivendichiamo la trasformazione delle graduatorie dello straordinario bis in permanenti in modo da ampliare maggiormente la platea dei docenti che possano avere una immissione in ruolo.

Abbiamo più volte sostenuto la necessità non solo di autorizzare tutti i posti vacanti e disponibili, ma anche quella di scorrere tutte le graduatorie già esistenti, come quella degli idonei del concorso 2020 e quella dello straordinario bis, e di attingere anche alle GPS di I fascia posto comune.

E’ in primis obbligo dell’Amministrazione – anche attraverso procedure concorsuali eque, chiare e ben definite, che diano certezze a chi vi partecipa, osserva Pizzo – dare il giusto valore sociale al personale della scuola per ritrovare l’autorevolezza persa del personale docente.

Come Federazione UIL Scuola Rua – conclude – continuiamo la nostra rivendicazione relativa alla stabilizzazione del personale precario, anche per evitare disparità di trattamento tra i colleghi e nell’interesse della comunità educante tutta.

CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO STRAORDINARIO TER: ECCO COME ISCRIVERSI

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Il corso è gratuito per gli iscritti Uil Scuola Rua ed è suddiviso in 120 ore in videoconferenza streaming e si avvale della disponibilità del simulatore Edises e di Ebook. 

Vi informiamo che sono aperte le iscrizioni per il Corso di preparazione al Concorso Straordinario Ter organizzato da Uil Scuola Rua e IRASE Nazionale.

Per iscriversi, è necessario compilare questo form cliccando sul seguente link

https://forms.gle/HyyET73Q4vMFwZkk9

IL CORSO VERRA’ PRESENTATO IN DIRETTA MERCOLEDI’ 4 OTTOBRE ALLE 16:30. La presentazione sarà visibile sia sul nostro sito, sia sul nostro canale YouTube, sia sulla nostra pagina Facebook