PRECARI SENZA STIPENDIO, D’APRILE: NEGATO UN DIRITTO COSTITUZIONALE
È una situazione intollerabile, resa ancora più difficile dal momento economico attuale. Non è più accettabile che l’ordinarietà dei pagamenti venga trasformata in emissioni speciali da parte del Mef.
Chiederemo un intervento urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito per ripristinare un diritto costituzionalmente garantito.
Andiamo verso un Ferragosto difficile per il personale della scuola ancora senza accredito degli stipendi.
Una condizione di criticità assoluta – mette in evidenza il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – se pensiamo al livello degli stipendi del personale della scuola e al fatto che, differiti così a lungo nel tempo, non permettono un livello di vita adeguato.
Stiamo parlando – osserva D’Aprile – di persone che si spostano per centinaia di chilometri, ogni mattina, per assolvere al proprio lavoro con dedizione e professionalità. Nella maggior parte dei casi lavorano lontano dai propri affetti e dalla loro famiglia, sono chiamati a grandi sacrifici.
È una faccenda che purtroppo non ci stupisce. Casi del genere fanno notizia, ma – purtroppo – non sono un elemento nuovo. È una situazione che abbiamo posto più volte all’attenzione del ministero.
Si sta calpestando un diritto costituzionalmente garantito.
È una situazione inaccettabile – insiste il Segretario – per docenti e Ata che meritano più rispetto soprattutto per la condizione precaria, unica nel nostro Paese.
L’ordinarietà dei pagamenti è stata trasformata (da troppo tempo) in emissioni speciali da parte del Mef – rilancia D’Aprile. Una situazione di per sé intollerabile, resa ancora più grave dal momento economico attuale.
I precari della scuola sono oltre 200mila ed è anche grazie al loro lavoro che le scuole funzionano.
Per loro, che ogni giorno, nonostante tutto, continuano a far funzionare le scuole, chiediamo rispetto.
Chiederemo un intervento urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito per ripristinare un diritto costituzionalmente garantito.
CONCORSO MOTORIA SCUOLA PRIMARIA – IL BANDO E LA NOSTRA SCHEDA DI SINTESI
Domande dall’8 agosto al 6 settembre.
In data 4 agosto 2023 è stato pubblicato il bando n. 1330 relativo al concorso per l’insegnamento dell’educazione motoria alla scuola primaria.
Tale insegnamento ha interessato le classi quinte nel 2022/23 e dall’a.s. 2023/24 interesserà anche le classi quarte.
Si tratta di due ore settimanali che:
– rientrano pienamente nel curricolo obbligatorio (non sono né opzionali né facoltative);
– sono aggiuntive, rispetto all’orario ordinamentale di 24, 27 e fino a 30 ore;
– rientrano invece nelle 40 ore settimanali delle classi con orario a tempo pieno;
– sostituiscono le ore di “educazione fisica”.
– 1.740 sono i posti disponibili.
– La procedura concorsuale è su base regionale, abilitante e prevede una selezione per titoli ed
esami.
In allegato il bando e la nostra scheda di sintesi.
D’APRILE, BENE SU ABILITAZIONI E PRESIDI. SERVONO PIÙ GARANZIE SU IDONEI AI CONCORSI E ORGANICO ATA
Da oggi, gli insegnanti che hanno almeno tre anni di servizio e coloro che sono inclusi nelle graduatorie del concorso straordinario bis potranno ottenere l’abilitazione per essere assunti a tempo indeterminato. È quanto prevede il testo di legge del Decreto PA Bis.
Un provvedimento che contiene misure che attendevamo da tempo – commenta D’Aprile.
– l’abolizione del limite numerico massimo per ottenere l’abilitazione in una specifica classe di concorso per i docenti;
– l’attivazione di percorsi abilitanti per i docenti già abilitati ma con titolo specifico per un diverso grado di scuola;
– l’assunzione a tempo indeterminato di docenti idonei dai concorsi ordinari finché le graduatorie non saranno esaurite;
– la garanzia per i docenti con almeno 3 anni di servizio, inclusi coloro che hanno superato il concorso straordinario bis, di abilitarsi.
Positiva anche la parte che riguarda i dirigenti – sottolinea – quelli che hanno partecipato al concorso del 2017 e ammessi con riserva, saranno riconfermati nel loro ruolo. Saranno, inoltre, riammessi in servizio i dirigenti che hanno ricoperto il ruolo durante la pandemia e hanno successivamente perso il loro incarico. Soluzioni che rivendicavamo da tempo e che se non risolte avrebbero alimentato ulteriori contenziosi.
Tuttavia – afferma il Segretario – ci sono alcune questioni rimaste irrisolte. E’ necessario utilizzare prioritariamente tutte le graduatorie dei concorsi ordinari comprensivi degli idonei per le assunzioni future del personale docente, che per la Uil non dovranno essere subordinate ai vincitori dei concorsi previsti dal PNRR, come invece prevede l’attuale decreto.
Le scuole devono funzionare nel migliore dei modi, per questo – rilancia D’Aprile – è necessario individuare nella prossima manovra finanziaria ulteriori risorse per garantire la proroga dei contratti del personale Ata che scadono il 31 dicembre.
Una proroga tanto più necessaria in funzione del sovraccarico di lavoro che le attività connesse al PNRR hanno portato nelle scuole, che ricade su segreterie e dirigenti.
La scuola necessita di scelte importanti e decisive – conclude D’Aprile.
In allegato la nostra scheda di dettaglio.
ASSUNZIONI DIRIGENTI 23-24, POSTI AL NORD E MOLTE INCONGRUENZE DA SANARE
Burocrazia e effetti di scelte pregresse pesano sul bilancio delle immissioni in ruolo.
Saranno al Nord e in Sardegna i posti disponibili per i dirigenti neo immessi in ruolo. Il Centro e Sud Italia a posti zero.
Lombardia 154 posti, Veneto 74, Piemonte56, Emilia-Romagna 40, Liguria 13, Friuli V. Giulia 12, Sardegna 5, Toscana 2. Nessuna disponibilità per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria.
Su un totale di 356 posti disponibili per le immissioni in ruolo, ne saranno assegnati solo 223, distribuiti in questo modo:
• 44 concorso 2011 (Campania);
• 13 posti legge 107/2015 (Sicilia);
• 166 Concorso 2017 (si esaurirà la graduatoria)
• a questi si aggiungeranno i 57 mantenimenti in servizio.
Con questi numeri – osserva Rosa Cirillo, responsabile del Dipartimento dei Dirigenti scolastici della Uil Scuola Rua – saranno molte le scuole senza dirigenti scolastici titolari. Il destino di moltissime scuole sottodimensionate sarà quello di ulteriori reggenze.
Posizione della Uil Scuola RUA
La situazione controversa dei Dirigenti Scolastici delle scuole campane non ha ancora trovato una soluzione certa. Risultano infatti 7 i posti disponibili per le immissioni in ruolo che verranno coperti dai 44 ricorrenti del concorso 2011.
Non è ancora chiaro se i posti saranno assegnati seguendo la graduatoria di merito o dando priorità alle singole sentenze. A riguardo, l’amministrazione ha chiesto un parere all’Avvocatura di stato. Situazione questa che causerà disagi e un rallentamento delle procedure presumibilmente, a questo punto, previste per la fine del mese di agosto.
Vista la distribuzione delle disponibilità il nord sarà molto penalizzato, con sedi per la maggior parte date in reggenza.
Le scelte dell’amministrazione – spesso dettate dall’uso di semplici algoritmi – hanno come unico obiettivo il contenimento della spesa. Ciò si rifletterà negativamente sul personale, sugli alunni e sulle famiglie.
Numeroso è il personale a disposizione dell’amministrazione, con esperienze acquisite sul campo, che potrebbe essere immesso in ruolo. Tra questi:
1. coloro che, in virtù di un’immissione in ruolo con riserva che hanno già ampiamente dimostrato le loro competenze e capacità, potrebbero già dall’anno scolastico 2023-24 (non dal 24-25), essere reintegrati nel ruolo di dirigente;
2. coloro che, pur avendo superato tutte le prove, non hanno accettato sedi distanti dal loro domicilio, per problemi familiari importanti.
L’amministrazione, inoltre, a margine della riunione ha informato le organizzazioni sindacali che i concorsi, presumibilmente, dovrebbero essere banditi subito dopo le operazioni di immissione in ruolo. Indicativamente tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre.
All’incontro hanno partecipato il capo dipartimento dott.ssa Palumbo Carmela, il direttore Michele Serra e la dott. Maria Teresa Stancarone.
Per la Uil Scuola RUA Rosa Cirillo e Enrico Bianchi.
IL PERSONALE ATA DI RUOLO CHE FRUISCE DI UN CONTRATTO DI DOCENZA AL 30/6 (EX ART. 59 CCNL/2007) HA DIRITTO ALLE FERIE MATURATE AL RIENTRO NELLA SEDE DI TITOLARITÀ
Il personale ATA di ruolo che fruisce di un contratto di docenza al 30/6 (ex art. 59 CCNL/2007) ha diritto alle ferie maturate al rientro nella sede di titolarità.
A stabilirlo il giudice del Tribunale di Torino, con ordinanza n. 4649/2023 del 3 agosto, su ricorso presentato dalla Federazione UIL Scuola Rua Piemonte, grazie agli avvocati Filieri e Rizzo, che condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito anche al pagamento delle spese di lite che liquida in € 2.500,00.
Terminato il contratto al 30/6 come docente, alla lavoratrice era stato difatti negato, tornata nella scuola di titolarità, il diritto di fruire dei 24 giorni di ferie maturati in corso d’anno scolastico, ritenendo che le stesse fossero state sottratte “d’ufficio” durante i periodi di sospensione delle lezioni (vacanze di Natale, Pasqua ecc.) come avviene per tutti i docenti la cui scadenza del contratto è al 30/6.
“Le ferie maturate durante lo svolgimento della supplenza ex art. 59 possono essere fruite non soltanto nel corso dell’anno scolastico, ma in qualunque periodo di sospensione delle lezioni; non rileva, nel senso auspicato dalla convenuta, la circostanza che la docenza sia stata svolta con contratto a tempo determinato, atteso che, una volta cessato il suddetto contratto, la dipendente era senz’altro in condizione di fruire delle ferie nel periodo di sospensione delle attività didattiche.” Infatti – sentenzia il giudice – “il personale destinatario dell’art. 59 al termine del contratto a tempo determinato non cessa dal rapporto di lavoro, ma rientra nella sede di titolarità per proseguire il servizio a tempo indeterminato.”
Per tali motivi il Giudice accoglie il ricorso e dichiara il diritto della ricorrente a fruire di complessivi 24 giorni di ferie maturati come docente sin dal mese di agosto 2023.
Il principio fondante della Federazione UIL scuola Rua, accolto in tribunale, è quello di garantire ad ogni lavoratore il diritto alla fruizione di un periodo di ferie durante la pausa estiva. Nel caso specifico trattasi di personale con contratto di lavoro “principale” a tempo indeterminato che temporaneamente svolge un incarico a tempo determinato.
In sede di rinnovo contrattuale presso l’ARAN la Federazione UIL Scuola Rua aveva espressamente chiesto un comma aggiuntivo all’attuale art. 59 del CCNL Scuola, per evitare definitivamente interpretazioni lesive del diritto alle ferie illegittimamente decurtate. Acquisita l’indisponibilità totale ad ogni modifica da parte dell’agenzia e trattandosi di un diritto Costituzionalmente garantito, abbiamo intrapreso e continueremo a farlo in ogni sede, un percorso di vertenze individuali per garantire e tutelare il diritto alle ferie del personale collocato in aspettativa per altro incarico nel comparto scuola.
Ciò rappresenta un diritto/dovere della nostra organizzazione sindacale che porteremo a compimento con ogni sforzo possibile.
PERSONALE ATA DECRETO IMMISSIONI IN RUOLO: PROCEDURE SU ISTANZE ONLINE DISPONIBILI DAL 7 AGOSTO
E’ stata pubblicata la nota MIM n° 46755 del 2 agosto 2023 unitamente al decreto ministeriale n. 150 del 28 luglio 2023 concernente le immissioni in ruolo del personale ATA.
Autorizzazioni complessive
Per le immissioni in ruolo del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) il contingente autorizzato è pari a 10.913 unità.
Le istanze potranno essere presentate dagli interessati esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’applicazione “Istanze on Line (POLIS)”.
DSGA
Contingente autorizzato: 938
Le immissioni autorizzate pari a 938 posti, non potranno essere effettuate causa assenza di aspiranti nelle graduatorie di merito. Tale contingente potrà essere utilizzato nelle future procedure concorsuali finalizzate al reclutamento nel medesimo profilo. Ricordiamo altresì che dette disponibilità non potranno essere utilizzate per procedure assunzionali relative ad altri profili professionali.
Restanti profili Personale ATA c.d. “24 mesi” (unica fase dal 7 agosto)
Contingente autorizzato: 9.975
– A decorrere dal 7 Agosto 2023 saranno rese disponibili le funzioni telematiche per l’apertura dei turni e per la presentazione delle istanze per la scelta della sede da parte degli aspiranti utilmente collocati nelle graduatorie dei concorsi per soli titoli.
Ricordiamo che:
– la mancata presentazione dell’istanza comporterà la conseguente assegnazione d’ufficio della sede.
Volontà di rinuncia: è espressamente prevista per i candidati la possibilità di comunicare a sistema la volontà di rinunciare alla nomina. Ove il candidato esprima la propria volontà di rinunciare all’immissione in ruolo, perderà definitivamente il diritto alla nomina.
NB: All’apertura di ogni turno di convocazione, i candidati riceveranno, direttamente dal sistema informatico, un avviso tramite mail.
RINUNCE O MANCATA ASSUNZIONE IN SERVIZIO
La rinuncia esplicita formalizzata in piattaforma, ovvero la mancata presa di servizio dopo la compilazione della domanda e l’assegnazione eventuale della sede, oppure la mancata presa di servizio dopo l’assegnazione di ufficio per la stipula di un contratto a tempo indeterminato dalle graduatorie permanenti ATA, equivalgono a rinuncia. Inoltre tutti rientranti nelle casistiche elencate perderanno la possibilità di stipulare rapporti di lavoro sulla base delle graduatorie permanenti “24 mesi” nell’anno scolastico in corso.
Quanto alle conseguenze, ne deriva che:
– L’aspirante rinunciatario potrà essere convocato, per lo stesso anno scolastico, solo dalle graduatorie d’istituto.
– La rinuncia alla proposta di assunzione determinerebbe la perdita della possibilità di conseguire analoghi rapporti di lavoro sulla base delle graduatorie permanenti anche per l’anno scolastico successivo. Tale sanzione non può essere applicata nell’anno scolastico successivo perché le graduatorie permanenti hanno validità annuale (cfr. 7 comma 1, Punto A), 1), del D..M. 430/2000).
Tutti gli aspiranti dovranno monitorare costantemente il sito dell’ambito territoriale di riferimento (ex provveditorato) al fine di prendere visione delle ulteriori istruzioni operative per la presentazione dell’istanza. Di seguito il decreto, la nota e i relativi allegati.
D’APRILE, UIL SCUOLA RUA: “È IL RIGORE DELLE SCUOLE STATALI CHE DEVE ENTRARE ANCHE NELLE SCUOLE PARITARIE. NON IL CONTRARIO”.
L’azione di trasparenza iniziata dal Ministro Valditara riguardo ai diplomi facili e alle ispezioni in atto deve rientrare nel rigore che ci si aspetta dalle nostre scuole e dai percorsi di studio.
Decidere di cambiare le situazioni più controverse – commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – ci trova d’accordo e ha tutto il nostro supporto.
Un anno fa, nel mandato congressuale – ricorda D’Aprile – abbiamo ribadito la ferma opposizione all’azione di quanti speculano sul personale della scuola per far loro ottenere titoli da conseguire all’estero e da utilizzare in Italia.
Decidere però di inviare gli ispettori (pochi invero) solo in alcune regioni e dare una connotazione territoriale a quello che potrebbe essere un malcostume con radici in tante province italiane – precisa D’Aprile – rischia di non centrare pienamente l’obiettivo.
Per coerenza – rilancia D’Aprile – si dovrebbero anche programmare dei momenti di verifica sulle modalità di reclutamento che vengono fatte in alcune scuole paritarie che fanno parte a tutti gli effetti del nostro sistema di istruzione nazionale.
Rigore nei criteri reso ancor più necessario dalla previsione (contenuta nella legge di conversione del Decreto PA bis) di poter acquisire l’abilitazione all’insegnamento con un servizio prestato sia negli istituti statali che in quelli paritari (per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi).
È il rigore delle scuole statali che deve entrare anche nelle scuole paritarie – osserva D’Aprile – non il contrario.
Rafforzare le prime significa indicare la rotta da seguire alle seconde.
DIRIGENTI: FIRMATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO
Registrato dagli organi di Controllo (MEF e Funzione Pubblica) il contratto integrativo garantisce non solo la certificazione ma anche l’aggiornamento del cedolino stipendiale del 23 settembre prossimo, in applicazione delle fasce nazionali dall’anno scolastico 23-24.
Sicuramente l’ipotesi prima e la sottoscrizione oggi del CCNI, “avvicina” l’armonizzazione della retribuzione dei dirigenti scolastici alle altre dirigenze dello stato.
Il passaggio dai Contratti Integrative Regionali ad un Contratto Nazionale garantirà il medesimo stipendio, in base alla fascia di appartenenza dell’istituto, in tutta Italia.
I vantaggi dell’approvazione del CCNI dirigenza, non sono solo di ordine retributivo, ma anche di tempi certi nella futura approvazione da parte degli organi di controllo, senza attendere in alcuni casi anni, con una conoscenza esatta della pesatura della scuola e di maggiore stabilità retributiva negli anni .
Ma ulteriori aggiustamenti dovranno essere apportati sia ai criteri utilizzati per il calcolo ,sia alla capienza del numero delle istituzioni scolastiche, nella fascia. La clausola di salvaguardia garantisce la retribuzione percepita, per le scuole che registrano eventuali decurtazioni della retribuzione di posizione parte variabile.
La Uil Scuola Rua ha ribadito la necessità di consolidare e stabilizzare il Fondo per la continuità della retribuzione anche negli anni futuri.
L’aggiornamento dello stipendio al 23 settembre per 5 mila dirigenti scolastici con permanenza di sede, dovrà essere esteso, con la stessa tempestività, anche agli altri 3 mila, compresi i prossimi neo ammessi in ruolo.
Nel link il CCNI, il foglio di calcolo per conoscere il punteggio, la fascia e la quota fissa e variabile di posizione.